
Per cogliere l’anima di un luogo bisogna anche
conoscerne e apprezzarne la cucina.
Che siate degli chef provetti o vogliate solo assaporare
la tradizione vi proponiamo alcuni piatti caratteristici di Siena.
La cultura di un popolo passa anche attraverso la sua cucina.
Siena, come l’intera Toscana, è fortemente legata a ciò che offre il territorio e ai tempi che quello stesso territorio detta.
Sono i tempi dell’agricoltura e della natura, necessari al grano per diventare dorato, alle uve per maturare e agli animali per crescere in modo sano.
Qui non c’è fretta, perché i sapori e la qualità non devono risentirne.
Soggiornare nella dimora storica di San Lorenzo a Linari, un borgo posato sulla cima di una collina di Sovicille, nella campagna di Siena, significa anche avere la possibilità di sperimentare direttamente la cucina locale.
Grazie alla struttura composta da 18 appartamenti con cucina, ci si può sbizzarrire ai fornelli approvvigionandosi di materie prime di eccellenza che si trovano a chilometro zero.
Oppure si può semplicemente fare scorta di squisitezze che non hanno bisogno di alcuna cottura e prepararsi ad immergersi in un mondo fatto di cibi genuini.
Il menu classico si apre con antipasti di salumi e formaggi e con crostoni: il pane è l’elemento di base a cui si combinano formaggi come il pecorino di Pienza o gli insaccati derivati dalla cinta senese, un’antica razza suina che ancora oggi viene allevata allo stato brado. Capocollo, pancetta, lardo e l’imperdibile finocchiona sono serviti a fianco di crostini con creme di milza, fegatini e acciuga.
Tra i primi il piatto che non può mancare è quello dei pici: degli spaghettoni grossi, in grado di trattenere il condimento, da gustare con cacio e pepe oppure con ragù di cinghiale o il sugo ai funghi.
Da assaggiare anche gli gnudi, dei ravioli nudi (senza cioè il rivestimento esterno della pasta): il ripieno di spinaci, ricotta e parmigiano viene composto in una sorta di gnocco e fatto bollire, per essere poi servito con burro fuso e salvia oppure su un letto di pomodoro.
Ottima anche la ribollita senese, una minestra di verdure che viene servita per tre pasti: al primo pasto si consuma solo come minestra di verdure; al secondo si aggiungono del pane raffermo e delle fettine sottili di cipolla e la si fa cuocere; al terzo si fa bollire nuovamente e si serve. Ogni volta il sapore diventa più intenso e gustoso.
Come tutti i piatti poveri la ricetta varia di famiglia in famiglia, ma ciò che non deve assolutamente mancare è il cavolo nero.
Regina dei secondi è la tagliata di manzo, da servire con un contorno di patate. Ma attenzione alla cottura: la vera tagliata deve essere croccante fuori e morbida dentro.
La si può gustare con solo un filo di ottimo olio di oliva extravergine toscano oppure con rucola e grana.
Nell’area barbecue di San Lorenzo a Linari è a disposizione degli ospiti tutto il necessario per preparare la tagliata, da consumare seduti ai tavoli sotto le fronde di grandi alberi.
Per i dolci è bene affidarsi alle tante pasticcerie locali: panforte, ricciarelli e cavallucci si trovano ovunque, insieme ai cantucci.
Accompagnati da un sorso di Vin Santo, un vino dolce liquoroso, rappresentano il sigillo di garanzia del menu senese doc.