
Dimora gentilizia dalle molte vite,
San Lorenzo a Linari ha una personalità
che racconta di chi l’ha abitata nei secoli.
Dalle prime tracce etrusche agli ultimi interventi settecenteschi, la ricchezza artistica è testimone di audaci imprese cavalleresche e amori, lacrime e canti di lode.
Incastonata nello stupendo paesaggio senese, seduce con la fragranza dell’aria che profuma di terra e i colori caldi che riverberano la luce dorata della campagna circostante.
La storia di San Lorenzo a Linari si perde nel tempo; costruita su un originario nucleo etrusco, nei secoli fu probabilmente monastero medievale, poi dimora gentilesca durante lo splendore del Rinascimento cinquecentesco, per essere successivamente arricchita da altri elementi architettonici e decorativi nel Settecento.
Il complesso, posto su una collina, racchiude tra basse mura il corpo principale, un fabbricato solido con un cortile interno caratterizzato da un pozzo, e altre costruzioni, tra cui una piccola chiesa.
Circondato da grandi prati, è un luogo in cui ascoltare la voce della Storia narrare delle imprese dei cavalieri che solcarono questi terreni.
La dimora gentilizia fu ristrutturata nella prima metà del Cinquecento dall’architetto Baldassarre Peruzzi, che lasciò una forte impronta in tutta l’area senese.
Elementi della sua cifra stilistica, ancora oggi riconoscibile in molti edifici della zona, sono i loggiati ariosi, la partitura a lesene e il cotto a vista.
In quegli stessi anni il territorio di Siena era al centro di manovre politiche che sfociarono in battaglie epiche, in cui migliaia di fanti e cavalieri attraversarono le colline, si sfidarono e lasciarono segni indelebili come cicatrici.
In memoria di alcuni di quegli scontri, stemmi in pietra decorano una parete del cortile interno di San Lorenzo a Linari: tracce visibili delle lotte tra la famiglia De’ Medici e i difensori della Repubblica di Siena.
Storie locali che erano l’eco dei grandi conflitti europei, tra il Regno di Francia di Caterina de’ Medici e l’Impero di Carlo V di Spagna.
Prevalsero i Medici; una vittoria che segnò anche lo sviluppo artistico e architettonico successivo per tutta la regione, e di cui San Lorenzo a Linari è un esempio.
Perché nel corso del Settencento tornarono con forza i temi legati alla classicità introdotti durante il Rinascimento; ed ecco che nella ristrutturazione della galleria del loggiato superiore compaiono nicchie con statue, il grande camino del salottino si arricchisce di stucchi preziosi, così come la chiesina.
Un intreccio di eventi, di stili architettonici e di storie che si sovrappongono, si intersecano e si integrano in percorsi narrativi coinvolgenti.
Emozioni da stemperare godendo della croccantezza dell’aria della campagna, seduti sul grande prato che si apre sul paesaggio, lasciando che lo sguardo si perda nell’orizzonte disegnato dalla linea sinuosa delle colline.
Lo staff di San Lorenzo a Linari è a disposizione per rispondere alle vostre richieste.