
Un tour alla scoperta di alcune delle bellezze meno mainstream del
territorio senese: Monticiano e Monteroni d’Arbia.
Lontano dalle mete turistiche più battute, il territorio senese nasconde tesori unici che racchiudono tutta l’essenza della Toscana.
Monticiano
A pochi chilometri a sud da San Lorenzo a Linari, Monticiano sorge nel suggestivo contesto delle Colline Metallifere, dove borghi e natura si alternano nella costruzione di paesaggi ricchi di sorprese.
Se il borgo di Monticiano è uno scrigno in cui perdersi, alla scoperta delle mille vie e di scorci senza tempo, il gioiello più prezioso di questo comune si trova pochi chilometri più in là, incastonato nel verde delle colline senesi, tra la Val di Merse e la Maremma.
Le Terme di Petriolo, lungo il torrente Farma, sono un’oasi di benessere in cui le acque sgorgano direttamente dalla sorgente a 43°C.
Immerse in un ambiente da favola, circondate da alberi secolari, le vasche offrono la possibilità di ritrovare il contatto primordiale con la natura, di vivere al meglio il silenzio e la pace del territorio circostante, in una condizione di relax assoluto.
Conosciute già in epoca romana, citate nelle opere di Cicerone e di Marziale, queste sorgenti ottennero grande successo attorno al 1200, quando divennero stabilmente frequentate da personaggi illustri tra cui i componenti della famiglia dei Medici.
Oltre alle terme, attorno al Farma si sviluppa l’omonima Riserva Naturale, ideale per escursioni e trekking per grandi e piccini, alla scoperta delle meraviglie incontaminate e delle numerose specie animali che popolano questi territori.
Ma quelli naturali non sono gli unici tesori che questa riserva può offrire, circondato dai colori dei maestosi alberi si nasconde, come in un paesaggio d’incanto, il Castello di Belagaio, un imponente complesso fortificato risalente all’epoca medievale.
Il torrente Farma termina la sua corsa all’interno del fiume Merse, di cui il primo è affluente, che tocca le province di Siena e Grosseto dando vita anch’esso a una riserva naturale, quella del Merse appunto, ricca di flora e fauna.
All’interno di questa riserva, sempre nel comune di Monticiano, non può mancare una visita al Museo delle Biodiversità, una struttura all’avanguardia che vuole mostrare e raccontare il grande patrimonio di biodiversità presente sul territorio di Siena e più in generale nel nostro pianeta, e le azioni necessarie per la sua conservazione, esplorando la complessità delle relazioni tra l’uomo e gli ecosistemi naturali.
Monteroni d’Arbia
Situato più a est rispetto a Monticiano, nel territorio delle Crete Senesi, il comune di Monteroni d’Arbia è noto per essere una delle tappe principali della Via Francigena.
Un borgo incantato, simbolo del legame con la campagna circostante che più caratterizza questo lembo di terra Toscana.
A tal proposito, la Grancia di Cuna rappresenta una delle attrazioni principali del comune: la testimonianza più antica e meglio conservata di fattoria fortificata medievale.
La struttura di questo particolare complesso architettonico, tra i più singolari di tutta la campagna senese, risale a prima del XII secolo, allora utilizzato come ‘Spedale’ dedicato ad accogliere i pellegrini e mercanti transitanti lungo la Via Francigena. Lungo i secoli, in seguito a successioni e nuovi possedimenti, la struttura si ampliò e cambiò funzione, sviluppandosi come un piccolo borgo autonomo, cinto di mura costruite attorno alla fattoria fortificata. La struttura che ci è oggi possibile visitare risale al XIV secolo, con i portoni, i camminamenti di ronda e i torrioni ancora perfettamente conservati.
Monticiano e Monteroni d’Arbia sono solo due delle molte mete alternative comodamente raggiungibili da San Lorenzo a Linari: la provincia senese offre destinazioni adatte ad ogni genere di turista, dagli amanti dell’arte e della cultura a chi preferisce perdersi nell’esplorazione di paesaggi naturali incontaminati, passando per chi vuole ripercorrere la storia, fino a chi è in cerca di un viaggio nei sapori.